mercoledì 21 marzo 2018

L’ECOTERRORISMO CHE AVANZA

 di ALBERTO GUIDORZI e LUIGI MARIANI



Da Cremonaoggi (qui) traiamo la cronaca dell’incendio forse doloso verificatosi il 9 marzo a Pessina Cremonese nello stabilimento della Pioneer e che ha avuto scarso risalto sulla stampa nazionale.
L’elenco degli episodi simili comprende fra gli altri l’incendio alla Monsanto di Olmeneta (aprile 2001 - qui), l’incendio dei camion della Veronesi Mangimi (luglio 2015 - qui ) o ancora l’assalto ai danni dell’allevamento di animali da sperimentazione della Marshall di Montichiari (aprile 2012 - qui).
La prima considerazione che sorge spontanea è il parallelo con il movimento luddista che nel XIX secolo distrusse macchinari nelle fabbriche inglesi della rivoluzione industriale. Anche in questo caso come allora, non è dato di capire quale significato possa avere questo scagliarsi contro una tecnologia che tanti vantaggi può dare in termini produttivi e di salvaguardia ambientale come abbiamo più volte segnalato dalle pagine di Agrarian sciences.

Osserviamo anche che gli episodi che accadono in Italia si sviluppano in parallelo ad episodi di ecoterrorismo che avvengono in Francia ai danni di campi sperimentali delle varietà non OGM di girasole resistenti agli erbicidi.
Il paragone con la Francia è interessante anche perché nel 2008 l’allora presidente della regione Poitou-Charentes, la socialista Ségolène Royale, intervenne in un processo in favore di ecoterroristi che avevano distrutto campi sperimentali di colture OGM, allora considerati legali in Francia, giustificandone le azioni in nome di una superiore fine etico (qui), il che la dice lunga circa la sensibilità e la coscienza delle classi dirigenti europee rispetto a simili episodi. Recentemente in Francia vi è stata una escalation inquietante volta a colpire preventivamente le società sementiere per indurle a non usare le NTB, vale a dire l’editing genetico mirato (qui).
In sintesi dunque è la preconcetta campagna d’odio contro la tecnologia in agricoltura e più nello specifico le biotecnologie a far da “brodo di coltura” per episodi come quello di Pessina. A tale “brodo di coltura” afferiscono senza alcun dubbio questo scritto reperito in rete che non sarà certo una rivendicazione ma molto le somiglia (qui) o ancora lo scritto “Luddismo fenomeno da rivalutare” dell’avvocato Fabio Balocco ( qui).
Ancora ricordiamo che il centro di Pessina Cremonese vanta secondo il TG3 Lombardia un totale di 12 dipendenti, il che evidenzia lo scarso risalto che ha l’attività delle ditte sementiere straniere che nel nostro paese sono ancora basate. Nutriamo peraltro il timore che episodi di questo tipo spingano sempre più tali ditte ad abbandonare l’Italia per lidi più interessanti sul piano delle sicurezza e della liberà di ricerca, con ulteriori svantaggi per gli agricoltori italiani in termini di innovazione tecnologica.
Di ciò saranno immaginiamo contenti in molti, in un Paese che dell’arretratezza tecnologica e della decrescita “felice” in agricoltura ha fatto da anni una bandiera. E qui non possiamo che concludere segnalando che uno dei simboli più efficaci della temperie culturale oscurantista cui è da anni soggetto il nostro settore agricolo è costituito dal trend delle rese del mais in Italia dal 1926 ad oggi (fonte: ISTAT). Si noti che dal 1995 è in atto una stasi produttiva che non ha precedenti dopo il 1945 e che deriva non tanto dal cambiamento climatico quanto dalla rinuncia all’innovazione tecnologica, che nel mais si chiama OGM. Si noti che la perdita produttiva dovuta all’interruzione nell’innovazione tecnologia è oggi stimabile in 1,5 t/ha, che a prezzi di mercato corrispondono a 270 Euro di minori introiti per i produttori, cui vanno aggiunti i danni alla qualità legati alle tossine da funghi dannose alla salute umana presenti nei mais isogenici e non in quelli transgenici.

Figura 1 – rese del mais in Italia dal 1926 ad oggi (fonte: ISTAT). Si noti che dal 1995 è in atto una stasi produttiva che non ha precedenti dopo il 1945 e che deriva dalla rinuncia all’innovazione tecnologica che oggi provoca minori introiti annui ai produttori stimabili in 270 Euro l’ettaro.


 
Alberto Guidorzi
Agronomo. Diplomato all' Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureato in Scienze Agrarie presso UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni presso la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.




Luigi Mariani
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.


1 commento:

  1. Alessandro Cantarelli22 marzo 2018 alle ore 21:37

    Agli episodi citati nell'articolo, può aggiungersi anche quello verificatosi alla sede Pioneer di Sissa( Parma) nel 2003, con il lancio di molotov e le scritte" La Pioneer inquina le sementi, fuoco agli o.g.m.". http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2003/08/17/VA5MC_PA405.html

    Quanto alla ministra Segolene Royale
    la sua biografia la dice lunga sul personaggio. Mi spiego meglio: considerando che nella Polinesia francese sono stati compiuti dai cugini d'Oltralpe ben 193 esperimenti nucleari dal 1966(sia in atmosfera che sotterranei), con l'atollo Mururoa divenuto simbolo di quei test, ebbene ella quando ella fu "notata" da Hollande e Attali nel 1982, successivamente da Mitterand che la portò in Parlamento...(Wikipedia), ebbene in quegli anni non risulta che abbia manifestato contro tali universalmente riconosciute di indubbia valenza ecologica e dalle connotazioni pacifiste, messe peraltro al bando "solo" nel 1996.
    Se l'é presa invece da ministro(2016)con l'Italia, perché al passaggio del relitto della Costa Concordia dal Giglio a Genova, era molto preoccupata per eventuali danni ambientali da rilascio degli idrocarburi...
    Nel suo paese è preoccupata per le sementi ogm e solidarizza con gli ecoterroristi...
    Mandarla due mesi secchi a fare il bagno a Mururoa con gli ecoterroristi...Al ritorno invitarli a parlare di ogm con un bel contatore Geiger in sala...

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